
22 Feb Burnout, cos’è e come superarlo
Il lavoro ti ha esaurito? Sei fuso, senti di aver superato il limite? Potrebbe trattarsi di burnout: uno stress lavorativo cronico che causa un logorio psicofisico ed emotivo.
È un termine nato negli anni ’70 per descrivere quello stato di sovraccarico cognitivo (stanchezza mentale) degli operatori sanitari. Oggi si allarga a tutti i contesti lavorativi. Nel 2019 l’OMS lo definisce un fenomeno occupazionale di disagio lavorativo e NON una malattia: è importante quindi che si affronti sia a livello aziendale organizzativo che a livello individuale.
Le cause principali del burnout
Sono diverse le possibili cause per cui un lavoratore arrivi a sperimentare il burnout, un malessere diffuso che può avere molte ricadute sia a livello fisico che mentale.
Tra queste, possiamo trovare
1️⃣ Mancanza di controllo. Ovvero risorse insufficienti, sovraccarico di compiti o di responsabilità, impossibilità a poter partecipare alle decisioni in merito al proprio lavoro. Se ti viene chiesto di eseguire tanto, eseguire improvvisamente, eseguire e basta non percepirai mai di avere elementi a sufficienza per programmare i compiti e valutare l'efficacia di ciò che fai.
2️⃣ Aspettative di lavoro poco chiare e incertezza relativamente al ruolo ricoperto. Se il ricorso al tuo lavoro non segue logiche trasparenti e concordate, potresti finirne sommerso. È possibile anche che tu ti senta inadeguato sperimentando una forte ansia o frustrazione.
3️⃣ Relazioni disfunzionali con colleghi o superiori, come ad esempio critiche eccessive che portano a un calo di autostima.
4️⃣ Squilibrio tra lavoro e vita privata. I tempi lavorativi si dilatano e ti privano degli affetti e degli interessi personali. È un problema molto vivo in caso di smart working, dove il lavoro diventa fluido e invade sia gli spazi che i tempi privati. Ma può verificarsi anche nelle attività in presenza, soprattutto se non riesci a staccare neanche quando sei altrove.
Come riconoscere il burnout
Il burnout è un fenomeno complesso. Non esiste un vero e proprio elenco di conseguenze che possa farcelo individuare senza errori. Soprattutto, una sindrome da burnout non è sempre uguale a se stessa, ma è diversa per ciascuno di noi. Tuttavia, è possibile ricavare un quadro a partire da questo tipo di manifestazioni:
⛔️ Sintomi cognitivi ed emotivi: distacco mentale dal proprio lavoro, demotivazione, disinvestimento emotivo, trascuratezza delle relazioni sociali.
⛔️ Sintomi comportamentali: aggressività, tristezza, assenteismo, abuso di alcol o sostanze stupefacenti.
⛔️ Sintomi somatici: senso di debolezza, emicrania, insonnia, inappetenza.
✅ Sei in pieno burnout?
Se pensi di essere in burnout non sottovalutare il problema perché può peggiorare. Comincia a prenderne consapevolezza e a testare alcune possibilità di uscire dalla situazione che ti sta procurando malessere.
➖ Valuta le tue opzioni: la situazione può migliorare? Ne puoi parlare con il tuo superiore e modificare aspettative o richieste?
➖ Cerca supporto. Amici, colleghi o parenti possono offrire un primo sostegno.
➖ Ricaricati. Dormi, fai attività sportiva, pratica esercizi di rilassamento e mindfulness.
Se ti dovessi rendere conto di non riuscire da solo, se l'ansia e lo stress persistono, rivolgiti a un professionista. Il burnout non è una malattia ma può far ammalare.
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